A dirlo è direttamente Google che smentisce un falso mito sulla SEO: più H1 in una pagina non influenzano la SEO

John Mueller, webmaster trends analyst di Google, nell’edizione del 3 ottobre di #AskGoogleWebmasters su Youtube ha dichiarato: “i nostri sistemi non hanno problemi quando si tratta di più intestazioni H1 su una pagina”, aggiungendo che l’utilizzo di intestazioni strutturate semanticamente aiuta Google a comprendere le pagine di un sito web.

L’utente @chaeppeli via Twitter ha chiesto: “possiamo avere una risposta chiara alla domanda [su] come gestire le intestazioni e l’accessibilità? Vedo molti più h1 (tutti tranne uno sono visivamente nascosti) là fuori … Tutti lo trattano in modo diverso. E cose come il tag <main> “.

Domanda più che legittima visto che tanti SEO se lo chiedono e nella mia esperienza lavorativa più volta ci ho pensato anche io.

Il webmaster trends analyst di Google, come accennato in precedenza, ha spiegato che i sistemi di Google non sono attivati ​​da più intestazioni H1, rilevando, al contrario, che si tratta di “un modello abbastanza comune sul web”.

Google utilizza titoli semantici per comprendere il contesto di diverse parti delle pagine web.

Google utilizza i title in un modo molto semplice e a dirlo è sempre John Mueller quando spiega che “utilizziamo le intestazioni per comprendere meglio il contesto delle diverse parti di una pagina”.

Inoltre aggiunge che “avere titoli chiari e semanticamente comprensibili è utile per comprendere una determinata pagina; tuttavia, dobbiamo lavorare con il web così come lo troviamo e in gran parte non è affatto strutturato semanticamente”.

Ecco come ripeto molto spesso l’importanza di scrivere non solo in un modo grammaticalmente corretto ma è anche fondamentale scrivere per il web.

Ecco perché all’interno della mia Wolf Agency  mi avvalgo sempre di copy che conoscano bene internet e come funziona la SEO, rivolgendomi sempre di più di collaboratori SEO journalist che oltre a conoscere la SEO sono iscritti all’Ordine dei Giornalisti.

Tornando invece all’annosa questione dei title H1 H2 H3 ecc Mueller continua dicendo che “per gli utenti, la differenza è minima: entrambi i tipi di pagine possono essere estremamente rilevanti per una domanda che hanno. A loro volta, i nostri sistemi non sono troppo esigenti e proveremo a lavorare con l’HTML così come lo troviamo, sia esso un’intestazione H1, più intestazioni H1 o solo pezzi di testo in stile senza HTML semantico”.

Ancora una volta mi fa piacere condividere con tutti voi queste pillole di SEO per fare chiarezza, visto che spesso si parla di miti della SEO che più che miti sono delle vere e proprie dicerie. “In breve, quando si pensa a questo argomento, SEO non dovrebbe essere il tuo obiettivo principale”, ha consigliato Mueller. “Invece, pensa ai tuoi utenti: se hai modo di rendere i tuoi contenuti accessibili a loro, sia usando più intestazioni H1 o altri costrutti HTML standard, allora questo non ostacolerà i tuoi sforzi SEO.”

Ecco quindi che mi viene da dire che per i SEO che hanno ereditato siti con più H1 potrebbe addirittura non valere la pena di riformattare tutte queste voci.

Tuttavia, poiché Google utilizza i title per comprendere il contesto delle varie parti delle tue pagine, potrebbe essere utile aggiungere nuovi title alle pagine importanti dove invece mancano.