Non fare marketing è la forma di marketing più costosa che ci sia, ma pianificare una strategia di marketing generica fa solo perdere tempo e soldi.

Il marketing fallisce, alla fine della giornata, se fatto male e in modo generico. A dirlo è il guru del marketing Greg Bond.

“Stiamo tutti fallendo in diversi modi. Le strategie generiche sono quelle da cui non impariamo molto”, ha detto Bond, COO dell’agenzia di marketing strategico con sede a Denver.

Da parte mia posso dire che è un argomento a me molto caro, che ripeto sempre a quei miei clienti che mi propongono strategie di marketing generiche e che a mio avviso non funzionano.

Il marketing è un processo per capire come le persone prendono le decisioni, qualcosa di fondamentale per i fornitori di soluzioni su cui investire e capire.

Ma il marketing è anche considerato rischioso. Alcuni clienti della Wolf Agency avevano difficoltà a sviluppare una strategia di marketing di successo, poi una volta seduti al tavolino, dopo ore e ore di chiacchierate e pianificazioni hanno capito che se continuavano su quella strada sarebbero stati condannati a ripetere gli stessi errori che impediscono la crescita del business.

Uno dei motivi per cui un cliente si rivolge alla mia web agency di Torino è perché è in cerca di soluzioni, soluzioni diverse a quelle fino a quel momento utilizzate. Come dice Bond “non si tratta necessariamente di avere il giusto mix di funzionalità; si tratta di parlare delle emozioni che il business sta vivendo”.

Il più grande errore che si può fare nel marketing è quello di interrompere la comunicazione.

Bond ha affermato che i fornitori di soluzioni spesso commettono l’errore di indirizzare i propri messaggi per fare appello alla leadership, piuttosto che parlare al mercato e rispondere alle sue esigenze.

“Il tuo miglior canale di vendita non è attraverso alcuna leadership, è attraverso il pubblico generico, quindi è quello che devi essere più interessato all’influenza”, ha detto. “Il modo in cui ti percepisci è molto meno importante e preciso di come il resto del mondo ti percepisce.”

Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo, proprio perché le parole di Bond sono quasi sempre anche le mie, che con il mio team cerco sempre di evitare l’errore sopra citato, ossia quello di delegare il compito del marketing alla persona più appassionata di quella parte del business dell’azienda.

Non che la passione sia un danno, ci mancherebbe, ma ho visto che se vogliamo pianificare strategie di marketing vincenti è sempre bene avere una visione a 360 gradi, anche con l’aiuto di consulenti esterni all’azienda.

Un altro esempio che spesso cito è Alliance Business Technologies che ha un proprio team di marketing, ma la società ottiene anche una parte del suo marketing in modo naturale attraverso il passaparola positivo dai suoi clienti, come spesso ama ricordare Jon Criste, amministratore di rete della MSP di Harrisburg, in Pennsylvania.

“Mi ha sorpreso apprendere che la generazione di lead era una delle forme più costose di marketing”, ha detto Criste. “Se stai facendo bene il tuo lavoro e rendi felici i tuoi clienti, in generale, solo direttamente loro a cercarti.”

Una delle parti più difficili del marketing per molti imprenditori è quella di allontanare le attività che non rientrano nella loro rotta, ha affermato Bond. “Questo è quando [i partner] iniziano a pensare:” Non voglio essere troppo specifico perché temo che lascerò fuori qualcuno “e questo è uno dei più grandi errori che possono commettere.”

Migliorare il proprio valore agli occhi dei clienti è uno dei migliori investimenti che i fornitori di soluzioni possono fare. I partner dovrebbero essere pronti a “give a ton” (come dicono gli americani) ossia a dare il mille per mille) prima di ottenere qualcosa in cambio. Questo può essere un aspetto molto stimolante del marketing per i fornitori di soluzioni, specialmente quando misurare il ritorno sugli investimenti e le prestazioni.

Vi lascio prima di ferragosto con un’ultima frase di Bond che ritengo fondamentale e che chiunque vuole fare marketing dovrebbe seguire alla lettera: “Si tratta di spendere meno per la fidelizzazione, la chiusura delle vendite e la generazione di lead. Non fare marketing è la forma di marketing più costosa che ci sia”.